In Italia vengono impiantate ogni anno circa 75.000 protesi di anca. Con l’avvento dei nuovi biomateriali il 25% di questi pazienti sono sotto i cinquant’anni.

In Mater Dei si esegue un approccio chirurgico per tutti i pazienti che devono sottoporsi a questo intervento.

Dopo la visita con il chirurgo ortopedico eseguiamo test di allergia a metalli e biomateriali per evitare reazioni allergiche post operatorie.

Vengono eseguiti studi TC multistrato con ricostruzioni 3D per studiare in maniera accurata la morfologia del femore e dell’acetabolo evitando così ogni possibile complicanza per il paziente.

La tecnica chirurgica adottata non è quella convenzionale. Si esegue nella protesi di anca un accesso anteriore all’anca che permette di sostituire l’articolazione con una protesi senza tagliare nessun muscolo. Una vera via d’accesso mininvasiva. Ciò presenta degli enormi vantaggi come il recupero articolare estremamente veloce e il ripristino di una autonomia pressoché totale in pochi giorni. Il paziente già deambula a poche ore dall’intervento anche con l’ausilio di un solo bastone ed è in grado di sedersi su sedie e poltrone senza nessun dolore in quanto non ha incisioni convenzionali che rendono notoriamente fastidiose certe posizioni. Anche il trattamento riabilitativo post operatorio risulta decisamente più breve, tanto che questo tipo di intervento é consigliato sia al paziente giovane che al paziente anziano, arrecando innegabili vantaggi.

Con l’aumento degli impianti effettuati in Italia ogni anno è aumentato anche il numero, e cresce sempre di più, degli interventi di revisione e/o sostituzione delle protesi di anca. Nella nostra struttura eseguiamo interventi di ricostruzione avvalendoci anche dell’uso della chirurgia computer assistita e robotica. Ciò può rendere l’intervento chirurgico più lungo ma garantisce una maggiore accuratezza e precisione di ricostruzione del femore e dell’ acetabolo che dovranno poi accogliere il nuovo impianto.